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Psicologo, psichiatra, psicoterapeuta: quali differenze, cosa scegliere?

Lo psicologo, lo psichiatra e lo psicoterapeuta sono tre figure professionali specializzate nell’ambito della salute mentale ma molto diverse tra loro, tra le quali ancora oggi si fa spesso confusione. Ad aumentare questa confusione intervengono poi altre figure afferenti agli stessi ambiti quali counselor e psicoanalisti. Allora cerchiamo di fare un po’ di chiarezza, per poterci orientare meglio nel panorama della cura psicologica, in modo da poter scegliere con meno difficoltà e più consapevolmente il professionista dal quale potremmo ricevere maggior aiuto e beneficio rispetto alla nostra domanda.


Vediamo chi è lo psicologo.

Lo psicologo è un professionista che ha concluso un ciclo di studi universitari magistrale (cinque anni) in Psicologia (vecchio o nuovo ordinamento) e che ha esperito un anno di tirocinio post-lauream (o durante il corso di studi) all’interno di strutture pubbliche o convenzionate. Al termine del tirocinio ha sostenuto l’Esame di Stato e si è iscritto all’Ordine degli Psicologi della regione di residenza per poter esercitare la professione. Dunque possono esercitare solo gli psicologi iscritti all’Albo (gli albi delle varie regioni sono consultabili on-line). Nell’esercizio della sua professione uno psicologo, che può avere diverse competenze specifiche secondo il suo piano di studi (psicologia evolutiva, del lavoro etc.), può svolgere colloqui di sostegno e consulenza, svolgere attività di abilitazione e riabilitazione, progettare interventi psicoeducativi, fare sperimentazione, fare psicodiagnosi e somministrare ed analizzare test (DPR 328/01). Ciò che non può fare è anzitutto prescrivere medicinali (in quanto non medico), né svolgere terapia per disturbi psicologici e psicopatologici, da più lievi a più severi, che necessitano di interventi e di cura più profondi e con strumenti differenti che lo psicologo non possiede. Facciamo un esempio: un paziente vive un momento di difficoltà per un lutto recente, si rivolge per una consulenza ad uno psicologo. Questi analizza la situazione e valuta un breve percorso di sostegno per supportare il paziente nella rielaborazione del lutto. Il percorso può essere sufficiente a sostenere la persona che gradualmente supera il momento di difficoltà dovuto alla separazione e alla perdita. Qualora però lo psicologo evidenzia che nel paziente vi è una problematica più forte, ad esempio una depressione più severa, sa che egli necessita di un percorso differente poiché non può beneficiare solo di colloqui di sostegno, e in

tal caso invia ad uno psicoterapeuta che può attuare la cura.


Questo ci introduce direttamente alla figura dello psicoterapeuta.

Lo Psicoterapeuta è laureato in Psicologia o Medicina, (può essere dunque uno psicologo o un medico) che ha svolto lo stesso iter dello psicologo ed è iscritto al relativo Albo. Però ha svolto, oltre allo psicologo, un percorso di formazione e specializzazione post-universitaria presso una Scuola di Specializzazione in Psicoterapia di almeno quattro anni riconosciuta dal M.I.U.R ed è quindi anche iscritto presso l’Ordine degli Psicologi come Psicoterapeuta. È uno psicologo con una specializzazione in Psicoterapia ed è abilitato anche come psicoterapeuta. Durante i quattro anni di formazione in psicoterapia ha svolto attività teoriche, pratiche ed esperienziali, partecipato a congressi, seminari e workshop, ed ha svolto almeno 400 ore di tirocinio presso strutture pubbliche o convenzionate. Esistono differenti Scuole di Psicoterapia in quanto vi sono diversi approcci (cognitivo-comportamentale, psicodinamica, integrata, familiare, analisi transazionale, etc. Vedi nel sito la sezione “Psicoterapia Integrata”). Durante la formazione lo psicoterapeuta ha svolto anche un percorso di analisi personale individuale ed in gruppo-terapia (a seconda delle richieste delle varie Scuole). Dunque lo psicoterapeuta, a differenza dello psicologo, possiede tecniche e strumenti atti alla cura della psicopatologia, del disagio e di diverse sintomatologie. Opera sia in ambito di patogenesi che salutogenesi con interventi più profondi della consulenza e il sostegno psicologico, basati sulla cura della parola, la relazione, le strategie e le tecniche specifiche per ciascun disturbo. Se è uno psicologo-psicoterapeuta non può prescrivere farmaci, se è un medico-psicoterapeuta può eventualmente prescriverne. Lo psicoanalista è un altro approccio di psicoterapia. Il medico-psicoterapeuta non è uno psichiatra.


Dunque vediamo chi è lo psichiatra.


Lo Psichiatra è laureato in medicina ed ha conseguito una specializzazione post lauream in Psichiatria. In genere il suo approccio è chiaramente medicalizzato e i disturbi mentali e il disagio psicologico vengono trattati da un punto di vista medico, attraverso la prescrizione di psicofarmaci. È dunque maggiormente indicato nel trattamento di disturbi psichiatrici che richiedono la somministrazione farmacologica, anche se in alcuni casi in genere si consiglia, quando possibile, di affiancare anche la psicoterapia. Psicoterapeuti e psichiatri spesso collaborano nella cura di differenti disagi e disturbi del paziente (quando ad esempio nella psicoterapia della persona serve anche supporto farmacologico). Uno psichiatra che ha conseguito anche una specializzazione in Psicoterapia può effettuare trattamenti psicoterapici.


Nota: altre psico-figure

Vi sono anche altre figure (oltre lo psicologo, lo psicoterapeuta, lo psicoanalista e lo psichiatra) che si occupano a vario titolo di “disagio mentale”, a volte in senso regolamentato e riconosciuto, molte volte no. Queste figure spaziano dal counselor, al motivatore, al mediatore, al coach. È molto difficile orientarsi, e senza voler entrare nel merito, quindi semplificando, possiamo dire che tali figure sono attendibili e regolamentate quando hanno innanzitutto una formazione di base come ad esempio quella esposta sopra, e dunque il requisito essenziale di essere riconosciute come figure professionali. Successivamente possono poi essersi formate in diverse discipline (come il coaching), ma essenzialmente sono anzitutto professionisti della salute mentale riconosciuti dallo Stato. Occorre diffidare da chi non ha titoli attendibili in merito alla formazione, all’iscrizione nello specifico Albo, alla chiarezza deontologica e alle competenze.


Dunque cosa scegliere? Abbiamo visto che psicologo, psichiatra e psicoterapeuta sono figure che rispondono ad esigenze diverse. Non vi è una professionalità migliore di un'altra, vi è quella che sentiamo più adatta alla nostra problematica, e che ci viene consigliata magari da un esperto.



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